Wednesday, September 04, 2013

Il genio incontra il genio - ricordati che sei a Londra pt. 2

Riassunto della puntata precedente per chi e' troppo pigro per scrollare: per usufruire della palestra aziendale ho bisogno di un certificato. La palestra si trova a Londra. E anch'io.

La burocrazia e' uguale ovunque, ovvero e' ovunque una trascrizione in regole dell'imbecillita' umana. Piu' la regola e' imbecille, piu' e' destinata a durare.

Da questo punto di vista, l'Inghilterra e' un trionfo: cio' che e' sulla carta, per quanto idiota, e'; cio' che non e' sulla carta, per quanto possa essere ragionevole e di buon senso, non e'. Non lo fanno apposta: non si fanno nemmeno venire il dubbio che ci possa essere un'alternativa a questo modo di procedere.

Comunque, tornando a noi.

L'utilizzo della palestra (che evidentemente a Londra e' un sinonimo accettabile di sgabuzzino, viste le dimensioni della suddetta) prevede un'induction, cioe' qualcosa del tipo: ti faccio vedere le macchine e come si usano, le uscite di sicurezza, gli ascensori, eccetera. L'induction si prenota via mail, a giorni di distanza, nonostante il tipo che sta li', sportivo quanto un biliardino e altrettanto atletico, non sembri proprio uno che si ammazza di lavoro.

Arriva il gran giorno, mi fanno vedere lo sgabuzzino, pardon, la palestra, lo spogliatoio, le uscite, eccetera. Poi passiamo a me. Misurazione della pressione: perfetta. Scheda di autovalutazione. Problemi alimentari: nessuno. Allergie: gli freghera' qualcosa dei pollini? Naaa. Risposta: nessuna.
Problemi fisici: nessuno, ma...purtroppo qualcosa scatta in me. La parte piu' astuta di me si regala 5 minuti di black out, la cognizione di stare a Londra scompare improvvisamente, il genio prende il sopravvento...e con il pensiero che un giorno il biliardino mi avrebbe potuto addirittura segnare una routine di allenamento, confesso allegramente di avere una malformazione alla schiena. Niente di invalidante, ma insomma un minimo di attenzione...

Nel momento in cui il biliardino prende in mano il foglio compilato e lo guarda, il genio abbandona il mio corpo, io torno io, ma e' tardi: il danno e' fatto, anche perche' a questo punto si risveglia il genio del biliardino.

La risposta e' meno ovvia di quello che si potrebbe pensare, perche' suona piu' o meno cosi': "io lo so che ti puoi allenare, ti vedo, sei un tipo atletico (si...vabbe'...) ma so quello che il mio manager mi direbbe se vedesse questa scheda. mi direbbe che non si fida a farti usare la palestra. Abbiamo bisogno di un certificato che ci dica che ti puoi allenare."
Penso: Lei me lo direbbe, ma quello che me lo sta dicendo sei tu, pavido nano di merda, ma dico: mi sono appena trasferito a Londra, chi cazzo me lo fa un certificato?
Risposta, con lo stesso sorriso gelido: a noi non interessa, basta che ci porti il certificato.

Ormai il danno e' fatto, il genio del biliardino festeggia il suo trionfo, io me ne vado a orecchie basse, rosicando senza fare nulla per nasconderlo. In testa una domanda: chi cavolo me lo fa il certificato?

Se ne parla nel prossimo post.

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